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Immagine del redattoreThe Dogs' Wild Sister

Ho scelto per l'etichetta.. ma non l'ho letta!

Aggiornamento: 5 mag 2021

Spesso fatichiamo noi stessi a verificare ingredienti e provenienza di ciò di cui ci noi ci alimentiamo, immaginiamo quelli dei nostri amici a quattro zampe!


Quante volte siamo passati davanti allo scaffale del cibo per animali ed abbiamo messo nel nostro carrello la scatoletta o il sacchettino richiudibile, con l’etichetta più rassicurante presente sul mercato in quel momento? Cosa ha reso quella scelta così convincente?

Sicuramente le caratteristiche dell’etichetta!Non certo per averne letto i componenti o per averne considerato le caratteristiche organiche e nutrizionali.

Le nostre scelte d’acquisto sono dettate dall’insieme dei nostri valori e dalle nostre priorità inconsce, che possono variare in base al nostro stato d’animo ed essere rapidamente riorganizzate senza che neppure possiamo accorgercene in modo lucido e diretto.

In quanti secondi scatta la decisione di acquistare un prodotto piuttosto che un altro? Esattamente la bellezza di 2 secondi. In 2 secondi decidiamo della salute e del benessere del nostro cane o del nostro gatto. La nostra mente (non è un caso si badi bene, che sia stata chiamata in questo modo…) processa la nostra azione in modo rapido e spietato. Anche la disposizione a scaffale è impostata per orientare e imbrigliare il nostro gesto!

IL COLORE Esiste una vera e propria psicologia del colore. Ogni tonalità, ogni sfumatura suscita una sensazione, evoca ricordi e memorie inconsce che ci permettono di percepire un’emozione piuttosto che un’altra ed ogni nostra azione è influenzata o addirittura generata da queste stesse emozioni. Ad esempio il bianco riporta a concetti come la pulizia, l’igiene il minimalismo, oppure il verde è il colore della natura, della vita e della speranza. In base a quello che stiamo vivendo in quel momento, potremo optare per una confezione con un colore prevalente, piuttosto che un’altra.


IL NOME Spesso soprattutto nel settore pet-food, il nome gioca un ruolo fuorviante per la scelta d’impulso. Siamo costantemente di fretta, corriamo da un luogo all’altro, oppure se acquistiamo online “scrolliamo” con rapidità le pagine dei diversi siti che parlano di alimentazione. La fretta non fa che favorire logiche che allontanano dalla razionale analisi della qualità. Se nel nome leggiamo un chiaro riferimento alla carne, ad esempio “Pollissimo” saremo indirizzati in pochi secondi verso la convinzione che all’interno della ricetta vi sia quasi ed esclusivamente della carne di pollo, e magari non analizzeremo neppure l’etichetta. Queste ed altre logiche convincono rapidamente l’utente, un po’ meno i nostri animali che in base all’alimentazione ricevuta potranno giovare di una vita sana e appagante.


Per mettersi al riparo da tutte queste argomentazioni, la strada è solo una: consapevolezza.




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