Ma è giusto far avvicinare i cani al guinzaglio? Diciamo di no, in quanto i cani legati (come già detto precedentemente) hanno movimenti limitati e spesso fraintendibili dai loro conspecifici (rischio che nasca un conflitto) mentre i cani liberi hanno possibilità di comunicare meglio le loro intenzioni e mettere in atto una comunicazione molto più pacifica.
Senza rendercene conto la nostra vicinanza può influenzare il cane in maniera positiva o negativa e può essere causa di stress, ecco perché i nostri pelosi prendono distanza da noi, per poter avere una comunicazione più tranquilla utilizzando distanze, curvature e altri segnali calmanti.
Qualcuno potrebbe dire che è pericoloso far avvicinare i cani se sono liberi.. certo, ma non è altrettanto con cani legati? (vedi articolo precedente)
Il cane, se è libero, è libero di poter comunicare al meglio il suo stato emotivo e di far capire le sue esigenze e le sue intenzioni; la libertà possiamo dire che permette uno scambio di segnali senza che i due interlocutori siano bloccati o influenzati dal guinzaglio teso, dal collare o dalla presenza fisica del proprietario, che forse da anche qualche carezza (abbastanza fuori luogo direi mentre due cani si conoscono).
In sostanza, cosa faccio se sono per strada ma non posso liberare il mio cane e se ne avvicina un altro?”
Dobbiamo esercitarci nella “lettura” dei cani, così da capire se e quando è il caso di lasciarli interagire al guinzaglio; un altro consiglio è quello di utilizzare una guinzaglieria adeguata (guinzaglio lungo e pettorina) e far in modo che il cane abbia acquisito differenti competenze e strategie nella comunicazione.
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